24 dic 2009

Buon Natale consapevole!

Approfitto del Blog di Gasilario per fare a tutti i più sinceri auguri di buonissime feste!


Come sempre però voglio lanciarvi qualche spunto di riflessione su quello che ci sarà nei vs piatti questa sera.

In particolare vorrei parlare di Salmone che è uno dei pesci che più si utilizzano nella cena della Vigilia.
Il salmone è il pesce che maggiormente l'uomo alleva, il rapporto è di 85 a 1 rispetto al pescato.
Nella maggior parte degli allevamenti, anche quelli biologici, ai pesci viene somministrata una tintura per ricreare il colorito roseo dello stato brado, un colorito che i salmoni hanno mangiando gamberetti e altri crostacei. I Carotenoidi aggiunti alla dieta di questi pesci sono la astaxantina e la cantaxantina (E161) che l'industria chimica ottiene sotto forma sintetica. Si pensa che queste sostanze possano avere effetti negativi sulla retina tant'è che l'unione europea ne ha ridotto drasticamente i limiti d'uso, mentre il governo americano obbliga sulle confezioni di salmone di aggiungere la scritta "con coloranti".


Altro problema degli allevamenti di salmone sono i pidocchi di mare. Tralasciando i veleni che in passato si sono utilizzati per contrastarli parliamo subito di quelli ammessi oggi: la cipermetrina, un veleno neurale cancerogeno che uccide le aragoste nello stato larvale e tutti i pesci nell'arco di 10km, il teflubenzurone che venendo espulso al 90 % nelle feci dei salmoni ha effetti nocivi su gamberi, granchi e aragoste, l'ivermectina una neurotossina, il benzoato di emamectina e il verde malachite. Bastano? No perchè l'elenco in realtà non finisce qui la formalina, per esempio, è un disinfettante utilizzato in tutti gli allevamenti ittici mondiali e contiene nella sua struttura il 37% di formaldeide che ha noti effetti cancerogeni sull'uomo. Ricordo che questi sono prodotti che vengono utlizzati in allevamenti in paesi dove esiste una legislazione e un controllo sugli allevamenti, ma se ci spostiamo nella smpre più vicina Asia...cosa usano in quegli allevamenti? Per capirci i cinesi producono il 70% del pesce allevato del mondo.


Ultimo aspetto da analizzare è l'allevamento come habitat: questi imponenti animali sono racchiusi in gabbie sovrafollate,

lo scoppiare di un'epidemia sarebbe economicamente rovinoso per gli allevatori che, per prevenire tutto ciò, utilizzano una massiccia dose di antibiotici. Dove vanno a finire dopo la mattanza quegli antibiotici? Dritti nei piatti di consuma quella carne!


Se volessimo si potrebbe anche fare una veloce analisi di impatto ambientale di questi allevamenti ma non vorrei troppo stancarvi.
Ciao a tutti



19 dic 2009

Prodotti a base di cereali nel menù di 100.000 anni fa

La dieta degli uomini primitivi potrebbe essere stata più sofisticata di quanto ipotizzato finora. In particolare, il rapporto tra uomini e cereali è iniziato prima del previsto.

Questo è quanto emerge da una ricerca dell'Università di Calgary (Canada), diretta da Julio Mercader.

Nel 2007, Mercader e la sua squadra hanno esplorato una cava della regione del Lago Niassa, nel Mozambiconordoccidentale. Nel loro lavoro sul campo, gli studiosi canadesi sono stati affiancati dai colleghi dell'Università delMozambico.

La loro indagine ha così portato alla luce numerosi reperti, testimonianze del menù degli Homo Sapiens della zona, circa 100.000 anni fa.

Sicuramente, gli antichi africani mangiavano carne (gusto testimoniato dalle ossa) ma, sopratutto, mangiavano vegetali. Palma, falsa banana ("Enset ventricosum"), piselli ("Cajanus cajan") e una radice, la patata africana: tutti conosciuti, e tutti gustati.

E poi, la scoperta inattesa rappresentata dal sorgo selvatico, antenato del cereale usato nella moderna Africa sub-sahariana come base per pappe simili al porridge, forme di pane e tipi di birra.

La squadra di Mercader è arrivata a tale conclusione dopo aver individuato pietre, strumenti per lavorare il sorgoselvatico, e che ancora oggi presentano traccie di amido.

Spiega Mercader: "Il risultato retrodata notevolmente l'inizio dell'utilizzo dei semi da parte delle specie umane e rappresenta una prova di una dieta estesa e sofisticata molto prima di quanto ritenuto. Ciò avvenne durante la media Età della pietra quando la raccolta di cereali selvatici è stata percepita come attività irrilevante se non altrettanto importante di radici, frutti e frutta secca".

Per il ricercatore ed i suoi compagni, i ritrovamenti della cava nella regione del Niassa consentono di fare luce sui meccanismi nutrizionali dell'evoluzione. La possibilità di ottenere con regolarità prodotti ricchi di amido "Migliorò la qualità della dieta nelle savane e nelle foreste africane, in cui si è evoluta la prima linea di esseri umani moderni".

In conclusione, sintetizza Mercader, la presenza stabile dei prodotti a base di cereali nel nostro piatto "L'inclusione dei cereali nella nostra dieta è considerato un passo importante in virtù della complessità tecnica della manipolazione culinaria richiesta per convertire i cereali in alimenti".


Matteo Clerici

12 dic 2009

ECOsia

Ciao a tutti,
Di recente ho iniziato a utilizzare un motore di ricerca che salva 2 m² di foresta pluviale ogni ricerca effettuata. I risultati di ricerca sono buoni come quelli di Google o Yahoo ed è gratuito.
l'indirizzo è: www.Ecosia.org
Finora, Ecosia ha salvato 1,533,538 m² di foresta pluviale!
Date un'occhiata e diffondetelo il più possibile

Il video spiega come funziona:

6 dic 2009

Verbale riunione del 03/12/2009

Giovedì sera alla fine eravamo pochi intimi, 7 persone, ma la riunione è stata molto proficua in termini di pianificazione e nuove disponibilità.
Sono previste prossimamente le aperture di nuovi ordini: carne chianina biologica e birra artigianale. Riapertura degli ordini di agrumi e cereali bio.
I partecipanti al gruppo possono visionare il verbalino della riunione archiviato nel nostro spazio di servizio (accesso su yahoogroups).

Verso Copenaghen. Cibo giusto per il clima

Per far scendere a poche centinaia di kg (dalle quasi 2 tonnellate medie di oggi...) le emissioni annue individuali di gas serra relative all'alimentazione, abbiamo in precedenza visto l'importanza della scelta vegetariana, della scelta del biologico, del cibo locale, della minimizzazione degli imballaggi.

Rimane da vedere come e perché evitare il "trasformato", il "supermercato", il "rifiutato" ecc. Ecco qua.

Il cibo trasformato, il raffinato, il mixato... Il massimo dei cibi trasformati sono i cibi pronti (quinta gamma): per intenderci, cannelloni ripieni e dintorni. Oltre agli ingredienti, essi incorporano una grande quantità di energia, che è stata necessaria ad assemblare in un dato luogo le materie prime e gli imballaggi, a cuocere, a congelare, a trasportare con celle frigorifere fino ai supermercati, e poi nelle case a scongelare (e quali grossi frigoriferi richiede la tendenza a comprare tutto fatto?) e poi riscaldare...

Una perversione ulteriore è il cibo (o bevande) pronto proveniente da chissà dove con tutto il suo imballaggio. Ci viene in mente il vino dal Cile in bottiglia di vetro... Ma con meno enfasi, anche le lenticchie già bollite nei vasetti sono più onerose per l'ambiente rispetto a un pacchetto di legumi secchi. E in fondo, anche i cereali raffinati richiedono una fase di trasformazione in più... per darci qualcosa di meno nutriente! Morale: integrale, purché bio, è meglio per la salute e salva energia.

E quanto ai fuori stagione, potranno non essere trasformati preraccolto, ma comportano un notevole consumo di energia nella fase precedente: per riscaldare le serre, o per trasportarli da lontano (v. dunque la rubrica della scorsa settimana). Le stagioni non sono un'opinione (anche se con l'effetto serra cominciano a confondersi davvero). Quanto alla trasformazione a domicilio, attenzione all'eccesso di elettrodomestici... ci sono delle cucine che paiono officine meccaniche dal rumore. Centrifughe, grattugie elettriche, frullatori e mixer contribuiscono ai nostri consumi elettrici (in genere di origine fossile,0 in Italia). Minimizziamoli.

Infine, elogio del crudismo parziale: il 5% del consumo totale di energia proveniente dal settore agroalimentare è legato alla cottura. Anche i crudisti - anche parziali, ed è tutta salute - aiutano di più il clima!

Il cibo "supermercato". Una ecoclassifica dei luoghi dove si acquista qualcosa vedrebbe al primo posto... il magazzino del produttore se ci si va in...bici o treno o se è vicino a casa, il punto di stoccaggio del gruppo d'acquisto, il mercatino rionale sfuso, il negozio di quartiere e via via fino al supermercato, una struttura molto impattante al di là di quel che vende. In Inghilterra hanno calcolato che un supermercato consuma in media 113 kWh all'anno per metro quadrato.

E' che deve essere riscaldato, illuminato, raffrescato, e poi ha frigoriferi aperti, congelatori, e quando è lontano dalle abitazioni, ai consumi di carburante dei camion che portano la merce sugli scaffali si sommano quelli delle auto degli acquirenti. Per non dire della cementificazione che queste strutture provocano; e più cemento - per produrre il quale oltretutto si emette parecchia CO2 - meno suolo ad assorbire carbonio. E per non dire del fatto che sono i supermercati a buttare via tantissimo cibo buono, per falle nelle confezioni o per prossime scadenze. Se c'è la possibilità, scegliamo dei luoghi d'acquisto leggeri per il nostro cibo quotidiano!

Il cibo "rifiutato"...Scandalo degli scandali in un mondo affamato (oltre un miliardo di persone si sveglia e lavora e va a letto senza mangiare abbastanza) , sia i venditori che i consumatori, di cibo ne buttano via tantissimo. Ognuno può fare il calcolo: quante volte non si fa una programmazione precisa degli acquisti e delle preparazioni? quante volte i bambini - e gli adulti - avanzano nel piatto di casa o di mensa? Poi ci sono i residui di cucina, i rifiuti organici.

Se una persona che getta 75 kg all'anno fra scarti organici e cibo, e se il 50% di questo va in discarica (perché non c'è raccolta dell'umido), quegli oltre 30 kg producono oltre 100 kg di gas serra fra metano e anidride carbonica... anche considerando che adesso le discariche recuperano buona parte del metano! In discarica poi vanno a finire anche gli imballaggi alimentari non riciclati, come carta e cartone, e anch'essi producono metano... Ergo: minimizzare gli imballaggi (come già detto) e anche gli scarti (se si mangia bio, dicevamo in una rubrica tempo fa, possiamo consumare anche i torsoli e le bucce, spesso buonissimi) e trasformarli in compost. E chi va al ristorante porti una di quelle utilissime vaschette da frigo per asportare gli eccessi.

Dunque, in conclusione...Comprare in gran parte: alimenti integrali come cereali, legumi secchi, frutta in guscio, frutti, semi, il tutto conservato e venduto a temperatura ambiente; frutti e ortaggi freschi provenienti da produttori locali e sfusi. Scrive Chris Goodall nel suo prezioso testo How to Live a Low Carbon Life: "Se si adottasse una dieta vegetale, biologica, con alimenti locali il più possibile (niente bio-global!), integrali, in gran parte non trasformati e non imballati, venduti a temperatura ambiente, evitando inoltre i supermercati, insomma materie prime dal produttore al consumatore, e poi si compostassero i residui il costo climatico del cibo scenderebbe a 350 kg l'anno o meno". Ancora meno se eviteremo di usare tanti elettrodomestici e lunghe cotture domiciliari e se ridurremo quasi a zero i rifiuti alimentari.

Marinella Correggia

www.greenreport.it





5 dic 2009

Rifiuti Zero - dibattito presso il teatro Due di Parma - Lun 14/dic/2009




RIFIUTI ZERO
Sogno idealistico o goal realizzabile?

“Considerate questo: le formiche del Pianeta, nell’ insieme,
hanno una biomassa maggiore di quella degli esseri umani.
Sono state incredibilmente industriose per milioni di anni,
tuttavia la loro produttività nutre le piante, gli animali e il suolo.
L’ industria umana ha funzionato a pieno regime per poco
più di un secolo e in questo pur breve lasso di tempo ha
rovinato praticamente tutti gli ecosistemi della Terra.
Non è la natura che ha un problema di progettazione.
Siamo noi.”

dibattito aperto con esperti di fama mondiale

PAUL CONNETT
Professore Emerito di Chimica Ambientale
St. Lawrence University Canton New York
GIANNI TAMINO
Docente di Biologia
Università degli Studi di Padova


per informazioni: 0521.292905
http://www.gestionecorrettarifiuti.it/

Per prenotarsi clicca qui e compila il modulo

3 dic 2009

SupportMFM Home


Mi spiace non esserci stato stasera alla riunione, mi aspetto una bella recensione!
Intanto vi lascio questo link alla pagina di Meat Free Monday del ex Beatles Paul Mcartney. L'idea non è male: il lunedì non mangiamo carne che fa bene a noi e al pianeta... Visitatelo c'è anche una canzoncina un po' patetica purtroppo.

SupportMFM Home

Meat Free Monday is an environmental campaign to raise awareness of the climate-changing impact of meat production and consumption. Many people are unaware that livestock production is responsible for 18% of global greenhouse gas emissions – that’s more than the entire transport sector.

On this website you will find good information about how food affects climate and updates about our campaign, as well as delicious alternatives to meat-based meals.

You can also find out how to talk to other supporters, sign up to our newsletter and pledge to do your bit by having one meat-free day a week.

In the future we are all going to have to change the way we eat. We believe that it is possible to do things like changing our diets with a sense of optimism, joy and the satisfaction that you are really helping to make a difference in the world.

Please join our campaign and encourage others to do the same.

Paul, Stella and Mary McCartney

2 dic 2009

I menù per un Natale ........... "cruelty-free"

Qualche spunto per un Natale "cruelty-free".

da http://www.vegan3000.info/

Il primo menù è pensato per un pasto "casalingo", per una famiglia allargata, numerosa e rumorosa; più che puntare alla ricercatezza dei piatti, che in questo caso forse sarebbe stata svalutata, abbiamo voluto scommettere sul gusto. La nostra proposta, quindi, è più rustica, anche se impreziosita da piccoli tocchi di raffinatezza. Alcune ricette richiedono un po' di lavoro manuale e di tempo per essere eseguite, buon motivo per coinvolgere i parenti nella preparazione!

Il secondo menù è concepito per un'occasione più formale, dedicandolo per esempio a chi deve fare bella figura con amici e parenti, magari perfino con i suoceri. I piatti sono più ricercati, ma la preparazione è semplice, non laboriosa: sono proprio gli ingredienti, pochi ma buoni, a dare valore ai piatti proposti.

Ciascun menù, pensato per 8 persone, è composto da un antipasto, un primo, un secondo e due contorni; il dolce è in comune, ma se cercate qualche idea in più potete attingere da un più vasto repertorio qui e qui. In entrambi i menù, sono stati evitati ingredienti troppo strani o costosi per non dare l'idea che il veganismo sia roba da ricchi... sappiamo che non è così!

A tutti voi, buon divertimento in cucina, buone feste e buon appetito!



MENU' RUSTICO

* Crostini con cannellini ai funghi
* Gnocchi di zucca con crema di radicchio
* Scaloppine pasticciate ai funghi
* Insalata di rinforzo e fritto misto alla romana
* Muffin al sapore di panettone


Crostini con cannellini ai funghi

24 fette di pane tipo baguette
500 g di fagioli cannellini già cotti
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di crema di funghi
1 cucchiaino raso di sale


Tostate le fette di pane nel forno, o in una padella con un filo d'olio.
Frullate col minipimer 1/4 dei cannellini e unite il sale; cospargete il pane con la crema di cannellini.
Mescolate i cannellini interi, caldi, con la crema di funghi, aggiustate di sale, distribuite sulle fette di pane e servite.


Gnocchi di zucca con crema al radicchio

500 g di zucca già pulita, compatta
500 g di patate a pasta gialla
350 g di farina 00
1 pizzico di sale

Per la crema:
2 cespi di radicchio
1/2 cipolla rossa piccola
1 cucchiaio di aceto balsamico
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
1 pizzico di sale


Riscaldate il forno a 200°C.
Tagliate la zucca a dadi di circa 1 cm e poneteli su una teglia foderata di carta forno per 25 minuti, o finché saranno morbidi.
Nel frattempo lessate in acqua leggermente salata le patate con la buccia; quando saranno cotte (circa 25 minuti) scolatele e sbucciatele.
Passate entrambe le verdure al passaverdura, mescolate le puree e aggiungete la farina e il sale. Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo e nel frattempo mettete sul fuoco l'acqua di cottura.
Formate dei salsicciotti con l'impasto, staccatene dei piccoli pezzetti e arrotondateli con le mani per formare gli gnocchi; cuoceteli nell'acqua salata, pochi per volta, scolandoli quando torneranno a galla.

Per la crema di radicchio:
Tritate finemente la cipolla e fatela ammorbidire nell'olio; aggiungete il radicchio lavato e pulito e tagliato a striscioline.
Quando il radicchio si sarà ammorbidito, aggiungete l'aceto, aggiustate di sale e frullatene i 2/3. Condite gli gnocchi con la crema ottenuta e con le strisce di radicchio ancora intere.


Scaloppine pasticciate ai funghi

800 g di seitan tagliato in 16 fette
farina 00
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
300 g di champignon, già trifolati

Per la salsa:
1 bicchierino da caffé di lievito alimentare in polvere
1 bicchierino da caffé di farina 00
4 bicchierini da caffé di acqua
1/2 bicchierino da caffé di margarina 100% vegetale
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di aglio in polvere
1 cucchiaino raso di senape

Riscaldate l'olio in una padella.
Infarinate bene le fette di seitan, eliminate la farina in eccesso e fatele rosolare da entrambi i lati per qualche minuto.
Tenetele da parte.

Per la salsa:
Mescolate gli ingredienti (tranne senape e margarina) in un pentolino.
Aggiungete l'acqua, poca per volta, mescolando con una frusta per non formare grumi e fate cuocere a fuoco medio, sempre mescolando, finché sarà denso.
Spegnete il fuoco, aggiungete la senape e la margarina e mescolate finché il tutto sarà liscio e omogeneo.

Condite le scaloppine con la salsa e con i funghi trifolati.


Insalata di rinforzo
Deve essere preparata qualche ora prima.

1 cavolfiore
1 barattolo di sottaceti misti
200 g di olive verdi snocciolate
200 g di olive nere snocciolate
2 cucchiai d'olio d'oliva
1 cucchiaio di aceto bianco
1 pizzico di sale


Pulite il cavolfiore eliminando le foglie, lavatelo e dividetelo in cimette. Lessatelo in abbondante acqua leggermente salata, scolatelo quando è al dente e tenetelo da parte a raffreddare.
Mescolate il cavolfiore con gli altri ingredienti e condite con l'aceto, l'olio e il sale.


Fritto misto alla romana

4 carciofi
1 broccolo romanesco (o siciliano)
2 mele golden
abbondante olio di semi di arachidi

Per la pastella:
250 g di farina 00
200 g di birra chiara
1 pizzico di sale

Preparate la pastella versando la birra, poco per volta, sulla farina e mescolando con una frusta perché non faccia grumi. Aggiungete il sale e conservate in frigorifero fino al momento di utilizzarla (almeno per un'ora).
Pulite il broccolo romanesco, dividetelo in cimette e sbollentatelo per qualche minuto, lasciandolo al dente.
Pulite i carciofi togliendo le foglie esterne, la parte esterna del gambo e la parte superiore delle foglie, e lasciateli a bagno in acqua e limone.
Sbucciate la mela, togliete il torsolo e tagliatela, in orizzontale, a fette spesse 1/2 cm.
Quando l'olio è caldo, dividete il carciofo in 8 spicchi, impastellate e sgocciolate bene tutti gli ingredienti e friggeteli finché sono croccanti e coloriti.
Servite subito.



MENU' RAFFINATO

* Piccoli strudel di verdure
* Risotto allo spumante con mele verdi
* Seitan al pepe verde
* Insalata delicata
* Verdure al gratin con besciamella ai funghi
* Muffin al sapore di panettone


Strudel di verdure

2 confezioni di pasta sfoglia vegan, fresca e rettangolare
500 g di funghi misti surgelati
250 g di spinaci surgelati
1 mazzo di asparagi
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Sale


Fate appassire in padella, separatamente, i funghi e gli spinaci con un cucchiaio d'olio e un pizzico di sale.
Pulite gli asparagi, eliminate la parte dura del gambo, tagliateli a rondelle e cuoceteli in un cucchiaio d'olio finché saranno morbidi. Aggiustate di sale.
Stendete la sfoglia, distribuitevi le verdure, arrotolate la pasta, spennellate d'olio la superficie e incidetela con un coltello.
Infornate a 200°C per circa 20 minuti o finché la pasta sarà dorata.


Risotto allo spumante con mele verdi

600 g di riso Carnaroli
1 litro di brodo vegetale
750 ml di spumante dolce
1 cipolla rossa piccola
2 mele Granny Smith
4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva


Sbucciate la mela, tagliatela e tritatela finemente; fate lo stesso con la cipolla e ammorbiditele entrambe nell'olio ben caldo stando attenti a non bruciarle.
Aggiungete il riso e mescolate perché si insaporisca; dopo un paio di minuti sfumate con lo spumante e continuate la cottura aggiungendo lo spumante alternato al brodo caldo, finché il riso sarà cotto.


Seitan al pepe verde

800 g di seitan in 16 fette
200 ml di panna di soia
4 cucchiai di pepe verde in salamoia
4 cucchiai di senape
4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
60 ml di brandy
1 pizzico di sale


Sgocciolate e schiacciate il pepe verde; premetevi le fette di seitan e rosolatele nell'olio caldo per qualche minuto.
Togliete le fette dalla padella e versatevi il brandy, la senape, la panna e il sale e fate addensare la salsa.
Rimettete il seitan in padella, fate insaporire e servite caldo.


Insalata delicata

400 g di valeriana
2 pere
100 g di noci sgusciate
4 cucchiai di riduzione di aceto balsamico
1 pizzico di sale
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva


Spezzettate le noci non troppo finemente; sbucciate la pera e tagliatela a dadi; unite il tutto alla valeriana ben pulita e cospargete con l'aceto balsamico, l'olio e il sale.


Verdure al gratin con besciamella ai funghi

1,5 kg tra cavolfiore, broccolo siciliano, finocchio e zucca

Per la besciamella:
100 g di farina 00
100 g di margarina
1 litro di latte vegetale
2 cucchiaini rasi di sale
1 spolverata di noce moscata
1 spolverata di pepe
300 g di funghi champignon, già trifolati

Per gratinare:
2 cucchiai di margarina
2 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di lievito alimentare in polvere


Pulite bene le verdure, tagliate il cavolfiore e il broccolo siciliano a cimette, la zucca a dadi e il finocchio in spicchi. Sbollentate tutto in acqua leggermente salata, scolate le verdure al dente e tenetele da parte a sgocciolare.
Preparate la besciamella sciogliendo la margarina in un pentolino, unendo la farina e aggiungendo il latte a filo senza formare grumi. Unite il sale, il pepe, la noce moscata e infine i funghi champignon.
Versate la besciamella sulle verdure, disponetele in una pirofila, cospargete di pangrattato, lievito e fiocchetti di margarina, e infornate a 200°C per 30 minuti circa. Poi accendete il grill per 10 minuti per far formare una crosta croccante e servite.


Muffin al sapore di panettone

500 g di farina 00
20 g circa di cremortartaro
350 g di uvetta
150 g di canditi (arancia e cedro)
200 g di zucchero di canna
100 g di olio extravergine d'oliva
100 g di olio di semi di mais
180 ml di latte vegetale
aroma di arancia

Per la glassa:
80 g di zucchero a velo
1 cucchiaino d'acqua


Riscaldate il forno a 190°C.
Setacciate la farina e il cremor tartaro in un contenitore capiente.
Unitevi l'uvetta e i canditi e mescolate.
A parte, sciogliete lo zucchero nel latte, unite l'aroma di arancia e i due olii vegetali e mescolate bene.
Quando il forno è caldo, versate gli ingredienti liquidi su quelli solidi, amalgamateli senza mescolarli troppo, versate l'impasto negli stampini da muffin e infornate per circa 25 minuti.
Quando saranno cotti, spegnete, aprite leggermente lo sportello e lasciatevi i muffin in forno ancora per 5 minuti.

Preparate la glassa:
Mescolate l'acqua allo zucchero, dovete ottenere una crema liscia ma consistente.
Spalmatela in uno strato sottile sui muffin, e lasciate solidificare all'aria aperta.

1 dic 2009

Tavola Rotonda “IL PREZZO E' GIUSTO?” Sabato 12 dicembre 2009



L'associazione Produttori biologici e biodinamici dell'Emila Romagna invita i partecipanti ai GAS della rete di Reggio Emilia:

Sabato 12 Dicembre 2009 alle Ore 14.30
in Via A. Gualerzi, 40 - Mancasale - Reggio Emilia
c/o l'Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale, Tutela dei Consumatori
della Provincia di Reggio Emilia

Il 26 settembre, in occasione del 1° Meeting dei GAS della Provincia di Reggio Emilia, parlando con rappresentanti di diversi gruppi di acquisto, è emerso un vivo interesse ad affrontare con i produttori biologici un tema caro ai consumatori organizzati in GAS: il prezzo giusto.
La tavola rotonda nasce con l'obiettivo di parlare di “prezzo giusto” partendo da cosa significa per un produttore esplicitare un prezzo trasparente, in modo da trovare definizioni condivise di questo concetto ed individuare un linguaggio comune fra i due attori della filiera corta: le aziende agricole biologiche ed i consumatori riuniti nei GAS.
Pro.B.E.R. è ben consapevole dell'importanza del prezzo, soprattutto in questi momenti di crisi, per i consumatori, ma è anche conscia delle difficoltà economiche in cui si dibattono i produttori agricoli che devono affrontare un forte aumento del costo delle materie prime a fronte di prezzi di vendita stabili o, in molti casi, in calo.
L'incontro è volto a capire se è possibile identificare nuove strade da percorrere assieme partendo dal prezzo giusto/trasparente, attivando così relazioni significative, anche economiche, che consentano buoni prezzi ai consumatori ed un'equa retribuzione agli agricoltori.
I relatori spiegheranno in che modo vengono fissati i prezzi dei prodotti venduti/acquistati dalle loro realtà attraverso presentazioni, ognuna delle quali avrà durata di circa 15 minuti. Seguirà poi un dibattito , facilitato dal dott. Enrico Accorsi di Pro.B.E.R..
Parleranno:
1. Goldoni Cesare dell'Az. Biogold (Parmigiano Reggiano)
2. Enea Burani della Coop La Collina di Reggio Emilia (frutta e verdura, pasta, passata di pomodoro e vino)
3. Pietro Ghirardini della Coop La Lucerna (verdura, passata di pomodoro, salse vegetali)
4. Dott. Giovanni Stanzani di Pro.B.E.R. (progetto Mangiocarnebio)
5. rappresentanti di GAS di RE su esperienze condotte direttamente con aziende che hanno applicato criteri di prezzo giusto/trasparente.
Partendo dalla constatazione che per i consumatori “solidali” il prezzo rappresenta solo uno degli elementi di scelta di un prodotto/produttore, se nel corso del dibattito ne emergerà la necessità, verrà presentato uno strumento utile a conoscere le aziende nei loro comportamenti di responsabilità sociale d'impresa, chiamato Valutazione dei Comportamenti Sociali, strumento che è già stato applicato in via sperimentale in alcune aziende del modenese e del reggiano.

Attività realizzata nell'ambito del progetto
“Azioni di supporto rivolte alle aziende agricole biologiche della Provincia di Reggio Emilia Anno 2009”

Riunione del Gasilario giovedì 03/12/2009 ore 21

Il gruppo si riunisce giovedì 03 Dicembre alle ore 21, presso la sede del bocciodromo (a S.Ilario d'Enza in Via Carso 12, vedi mappa) nella saletta riunioni al piano superiore.
Sarà l'occasione di accogliere i nuovi partecipanti per i necessari chiarimenti organizzativi, di parlare dei fornitori e scambiarci informazioni.

Se qualcuno fosse interessato ad unirsi ci faccia sapere qualcsa sul blog o all'indirizzo mail del gruppo (indicato sul fondo pagina).


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