24 dic 2009

Buon Natale consapevole!

Approfitto del Blog di Gasilario per fare a tutti i più sinceri auguri di buonissime feste!


Come sempre però voglio lanciarvi qualche spunto di riflessione su quello che ci sarà nei vs piatti questa sera.

In particolare vorrei parlare di Salmone che è uno dei pesci che più si utilizzano nella cena della Vigilia.
Il salmone è il pesce che maggiormente l'uomo alleva, il rapporto è di 85 a 1 rispetto al pescato.
Nella maggior parte degli allevamenti, anche quelli biologici, ai pesci viene somministrata una tintura per ricreare il colorito roseo dello stato brado, un colorito che i salmoni hanno mangiando gamberetti e altri crostacei. I Carotenoidi aggiunti alla dieta di questi pesci sono la astaxantina e la cantaxantina (E161) che l'industria chimica ottiene sotto forma sintetica. Si pensa che queste sostanze possano avere effetti negativi sulla retina tant'è che l'unione europea ne ha ridotto drasticamente i limiti d'uso, mentre il governo americano obbliga sulle confezioni di salmone di aggiungere la scritta "con coloranti".


Altro problema degli allevamenti di salmone sono i pidocchi di mare. Tralasciando i veleni che in passato si sono utilizzati per contrastarli parliamo subito di quelli ammessi oggi: la cipermetrina, un veleno neurale cancerogeno che uccide le aragoste nello stato larvale e tutti i pesci nell'arco di 10km, il teflubenzurone che venendo espulso al 90 % nelle feci dei salmoni ha effetti nocivi su gamberi, granchi e aragoste, l'ivermectina una neurotossina, il benzoato di emamectina e il verde malachite. Bastano? No perchè l'elenco in realtà non finisce qui la formalina, per esempio, è un disinfettante utilizzato in tutti gli allevamenti ittici mondiali e contiene nella sua struttura il 37% di formaldeide che ha noti effetti cancerogeni sull'uomo. Ricordo che questi sono prodotti che vengono utlizzati in allevamenti in paesi dove esiste una legislazione e un controllo sugli allevamenti, ma se ci spostiamo nella smpre più vicina Asia...cosa usano in quegli allevamenti? Per capirci i cinesi producono il 70% del pesce allevato del mondo.


Ultimo aspetto da analizzare è l'allevamento come habitat: questi imponenti animali sono racchiusi in gabbie sovrafollate,

lo scoppiare di un'epidemia sarebbe economicamente rovinoso per gli allevatori che, per prevenire tutto ciò, utilizzano una massiccia dose di antibiotici. Dove vanno a finire dopo la mattanza quegli antibiotici? Dritti nei piatti di consuma quella carne!


Se volessimo si potrebbe anche fare una veloce analisi di impatto ambientale di questi allevamenti ma non vorrei troppo stancarvi.
Ciao a tutti



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